Preamplificatore a valvole•
Dopo aver analizzato in dettaglio lo stesso preamplificatore e dopo aver effettuato un intervento di riparazione e ripristino del corretto funzionamento, sono giunto a valutare un ulteriore up-grade anche in considerazione del fatto che lo stesso progetto appartiene alla prima serie, dove il sistema di alimentazione raddrizzato a valvole è del tipo semplificato , ovvero solo carico capacitivo induttivo con condensatori ormai datati e di sicura usura.
A questo punto considerando che nella II serie la stessa Audio Note, ha implementato lo stesso progetto inserendo un sistema di alimentazione ancora più performante, ovvero un sistema con anche la stabilizzazione della tensione anodica realizzata a valvole, ecco che ho pensato di realizzare un sistema di alimentazione ancora più performante in modo da migliorare ulteriormente le caratteristiche timbriche dell’intero progetto , realizzando un sistema di alimentazione stabilizzato elettronicamente per tutte le tensioni di filamento di ogni singolo tubo, separando la sezione pre – phono da quella di Linea ed infine aggiungere una alimentazione anodica raddrizzata e stabilizzata a valvole con carichi induttivi capacitivi e condensatori di filtro in polipropilene invece dei classici elettrolitici, tutto a beneficio di una bassa induttanza parassita ed un elevata velocità ai transienti musicali.
Un ulteriore valutazione è stata sviluppata considerando la richiesta specifica da parte dello stesso proprietario, ovvero avere la possibilità di controllare il livello del volume con un sistema a distanza. Questo mi ha portato a valutare con responsabilità un sistema di controllo a step, ovvero la possibilità di controllare il volume su una scala di 99 step in modo semi logaritmico, in modo da avere incrementi molto precisi e sinuosi dello stesso volume sonoro.
Il controllo a step è realizzato con dei relè e resistenze di precisione antinduttive della Vishay Dale, al fine che lo stesso amplificatore ad esso collegato veda sempre un valore di impedenza costante e graduale nelle variazioni di volume. Tutte queste premesse garantiscono una migliore risoluzione timbrica, un nero più contrastato e chiaramente una risoluzione migliore del micro e macro dettaglio dello stesso spettro sonoro.
Al fine di non modificare l’estetica dello stesso preamplificatore si è pensato di aggiungere nella parte bassa una struttura posta in senso orizzontale allo stesso frontale, dove sono contenuti dei led che indicano il livello dello volume erogato in modo da dare sempre la possibilità di comprendere su che scala si trova lo stesso segnale uscente.
La scala è suddivisa su dieci led, dove ogni accensione corrisponde esattamente a 9 step di intervento su una scala che va da 0 a 99. Infine ho deciso di sostituire i due trasformatori di alimentazione originali, ormai sottodimensionati per le ultime implementazioni, con dei trasformatori toroidali progettati da me e realizzati da un’ottima azienda italiana operante nel settore da decenni, ottenendo un ulteriore salto di qualità in termini timbrici, dinamici e di articolazione del basse frequenze.